Urto è uno street artist che viene da Catanzaro e si è avvicinato al mondo dei graffiti quando aveva circa 14 anni. Opera sul territorio fiorentino ormai da molti anni.
Pensa che i graffiti siano ancora dal lato sbagliato della storia e racconta che quando lavorava principalmente sulle lettere era visto come un vandalo che imbrattava, mentre una volta che ha iniziato a disegnare è diventato Urto, lo street artist.
Fa parte della OCZB, una crew che conta quasi 20 anni di attività. Per l’artista una delle componenti della street art che trova più coinvolgenti è proprio la condivisione: pensa a come siano diversi i Festival di Street Art di oggi rispetto alle vecchie Jam dove venivano proprio fuori tutte le discipline dell’hip hop.
La street art di Urto vede pesci e animali marini come protagonisti. Il mare, al qual è cresciuto vicino, ora è lontano. Lo fa riflettere. I suoi pesci hanno almeno 3 occhi, sono creature deformi nate dalle scelte inadeguate e miopi dell’uomo. Sono prodotti della corsa al profitto, della voglia spasmodica di avere successo.
“Il pesce per me è come tornare a rivolgere lo sguardo al cielo per guardare le stelle. Sono tutto quello che eravamo, quello che siamo e quello che diventeremo.”